In questi giorni, e nello specifico il primo o il secondo di novembre, si ricordano con affetto le persone che non ci sono più e si usa, in molti paesi, tra cui l’Italia, posare sulle tombe dei fiori per rendere omaggio ai defunti.
In Italia, appunto per questo, i negozi di fiori in questi giorni sono pieni di crisantemi.
Il crisantemo, infatti, fiore dai mille petali, nel Bel Paese, è legato al saluto che diamo a chi ci ha lasciato.
Questo perché fiorisce tra ottobre e novembre, quindi nel periodo più vicino a quella festa che viene celebrata nei paesi cattolici.
Ma non è così in tutto il mondo.
In Inghilterra, il crisantemo, con i suoi tanti petali viene donato ai nascituri, augurando loro tanti anni lieti quanti sono i petali.
In Olanda e negli Stati Uniti, si usa regalarlo ai visitatori, come regalo di benvenuto per i suoi tanti colori.
In Cina e Giappone è un fiore da donare ai matrimoni ed è normale vedere gli sposi con un crisantemo all’occhiello o le spose con un mazzo di crisantemi in mano.
Proprio dall’Oriente questi fiori sono stati portati in Europa dagli Olandesi, tra il 1600 e il 1700.
Allora i mercanti di fiori erano sempre in cerca di novità e appena si aprirono le rotte commerciali con l’oriente, e scoprirono questi splendidi fiori, non poterono fare a meno di portarli a casa.
I primi successi li ebbero a Marsiglia, dove nel 1789, hanno della rivoluzione francese, un mercante li vendette con il nome di “Camomilla Cinese”, trovando un sacco di acquirenti entusiasti.
In Asia coltivavano questi fiori già in antichità, tant’è vero che sono state ritrovate prove della loro compravendita nel 700 avanti Cristo in India, Cina e Corea.
Proprio da quest’ultimo paese probabilmente giunsero in Giappone, che è sicuramente il posto dove vengono ancora amati di più.
Nel paese del Sol Levante, infatti, i crisantemi si chiamano Giku, e sono piaciuti talmente tanto che sono diventati il fiore nazionale.
Sono il simbolo dell’imperatore e vengono donati per augurare pace e serenità.
Quindi, non vedete il crisantemo come una pianta triste o negativa, ma come un bellissimo fiore dai tanti colori che viene ammirato in tutto il mondo.