Trecento anni fa, un Bassethound fuggì da un paese nel quale la siccità impediva di coltivare quel tanto che bastava a sopravvivere.
OrecchieBasse NasoAlto, della casata dei Naso Alto di Normandia, prese un nave, la sua famiglia e tutta la speranza che aveva di trovare un nuovo mondo, e arrivò fino nella nostra penisola.
Qui, vicino a un vulcano inattivo, trovò belle spiagge, insenature per i porti, gente cordiale e un bel clima e, il 3 di ottobre del 1713, piantò le tende fondando il primo nucleo di quella che tutti oggi conoscono come Baulandia.
Questa storia la conoscono tutti, qui a Baulandia.
Dalla bottega del vecchio Bauletto, alla farmacia di Dottor Termometro, ogni negozio ha la sua storia, inestricabilmente legata a quella della città che oggi compie tre secoli.
Io, personalmente, la mattina presto, adoro andare al lavoro quando ancora sta albeggiando e la città comincia a svegliarsi.
Le strade sono deserte e ognuna sembra uno scrigno luccicante.
Le baumobili del lavaggio strade passano a spruzzare acqua ai lati dei marciapiedi, per la strada principale… quella dove i nostri antenati avevano creato il passaggio per i carri del grano fino al centro cittadino.
E passeggiando vicino al municipio di Baulandia si vede, sulla destra, la via che conduce al mercato principale e, sulla sinistra, quella che porta alla piazza dei cinema e dei teatri.
Io proseguo verso la piazza e mi godo la vista della prima stazione della baupolitana, che è intestata a OrecchieBasse e che porta alla prima delle tre linee che conducono ovunque, in città.
La linea UNO attraversa la città da est a ovest, la DUE da nord a sud e la TRE disegna un cerchio nel perimetro più esterno.
Il centro di tutte e tre è la stazione dei treni che collega la città ai paesini più esterni dell’isola.
Se vogliamo volare, invece dobbiamo recarci all’aeroporto del Barone Elica, che atterrò con il suo aereo nella nostra città dopo la sua trasvolata atlantica e fondò l’aeroporto e il grande albergo Baulton.
Se vogliamo andare in nave possiamo recarci al Porto Grande, dove i transatlantici da crociera e i grandi cargo si alternano a entrare e a uscire dalle nostre acque territoriali e dove il grande acquario, gestito dalle famose biologhe marine Naturalia e Alga, attira tantissimi visitatori, soprattutto per gli esemplari di pescecani.
Comunque prendo la metro, scendo alla fermata Cuccia Grande, e cammino per la strada delle gelaterie, salutando il signor Iceberg che apre sempre in quelle ore.
Mi inoltro quindi per la city, la zona della Borsa e dei grandi uffici, dove trovo il palazzo della Gazzetta di Baulandia e mi preparo a una spendida giornata di lavoro in quella che è una delle più belle città del mondo e, soprattutto, una città, a misura di Bassethound!