La Pasqua era, originariamente, una festa che segnava l’inizio della primavera.
O, meglio, la fine dell’inverno.
Era il periodo dell’anno in cui, finalmente, iniziava a fare caldo e la natura cominciava a risvegliarsi.
Uno dei primi segnali di tale risveglio erano i conigli e le lepri che uscivano dal letargo e venivano visti saltellare per i prati.
Più tardi, nel medioevo, riprendendo la tradizione Romana di regalare uova tinte di rosso per festeggiare l’arrivo della primavera, si cominciò a regalare uova decorate, come simbolo della rinascita della terra. In un primo tempo queste venivano donate ai servi, in modo che avessero più cibo per festeggiare ; in seguito ai nobili, ricche e decorate.
Nei paesi di lingua anglosassone, questi due concetti, uova e conigli, diedero luogo al mito del Coniglietto Pasquale che regala le uova colorate ai bambini.
Le tradizioni relative alle uova di Pasqua si sono poi evolute in molti modi.
L’uovo di cioccolato è quello più diffuso in Italia.
In alcuni paesi, invece, si preparano anche uova colorate, dorate o rosse, facendo bollire quelle di gallina insieme a particolari fiori e piante.
Secondo altre usanze, invece, si decorano a mano, con tempere o colori acrilici , con disegni floreali o animali tratteggiati magistralmente col pennello.
Tra i festeggiamenti pasquali c’è anche la “battaglia delle uova”, durante le quali ogni familiare prende un uovo sodo e lo fa scontrare con quello degli altri.
L’uovo più resistente porterà fortuna a chi l’ha scelto.